Tra i film che ho
visto con l'attore Maurizio Merli come protagonista, ritengo che questo sia il
migliore. La vicenda è incentrata su un uomo americano che, a causa di errori
fatali commessi in patria e in Italia, si ritrova ricattato da un imprenditore
disonesto e senza scrupoli, il quale gli commissiona un omicidio di una persona
scomoda, promettendogli una protezione e un ritorno sicuro al paese di nascita
con una nuova identità. Da qui la serie di avventure e disavventure del povero
killer, che, tra un colpo di scena ed un altro, fa la conoscenza di una donna
francese di mezz'età, affascinante e nubile, che lo aiuta e della quale
s'innamora. Si tratta di un thriller italiano senza troppe pretese, che a volte sfocia nel drammatico; si guarda volentieri, malgrado certi personaggi e determinate situazioni risultino
improbabili; oltre al protagonista Merli, fanno un'egregia figura anche gli
altri interpreti: Mel Ferrer, Franco Garofalo e due bellezze dell'epoca: Nathalie
Delon e Dagmar Lassander; la direzione è di Giorgio Cristallini, che fu anche sceneggiatore
e aiutante di vari registi; questa penso sia la sua migliore pellicola. Il titolo
del film lo si deve ad una scena in cui l'americano e la donna francese,
durante un viaggio in traghetto verso l'isola di Ponza, notano dei gabbiani che
si tuffano in acqua per procurarsi il cibo; da qui nascono una serie di
considerazioni sulla vita e la società, per nulla banali.
Titolo: I
gabbiani volano basso
Nazione: Italia
Anno: 1977
Genere: Thriller
Regia: Giorgio
Cristallini
Cast: Maurizio
Merli, Nathalie Delon, Mel Ferrer, Dagmar Lassander, Franco Garofalo, Orlando
Urdaneta.
Citazioni:
«Come gli
somigliamo».
«A chi?»
«Ai
gabbiani: cercano la felicità nel boccone migliore che si contendono giorno per
giorno, tra i rifiuti che trovano in mare».
«C'è una vecchia
canzone francese che dice: "Ne tue pas les goelands": Non uccidere i
gabbiani».
«Già, non
uccidere i gabbiani; come dire non violentare i deboli. Sono sempre loro: gli
intoccabili, i potenti, le aquile, i rapaci, a condizionare la nostra
vita».