Voglio parlare di
questo film bellissimo, non soltanto perché si addice alla stagione odierna (è
da qualche giorno iniziato dicembre) e non solo perché, pochi giorni fa, è venuto a
mancare colui che lo ha diretto, ovvero il cineasta inglese Nicolas Roeg; ne
voglio parlare perché mi è rimasto particolarmente impresso, così come altri
film ambientati nell'atmosfera magica e malinconica di Venezia. L'ho visto per
la prima volta all'incirca un anno fa, quasi per caso, e, la settimana scorsa,
l'ho visto di nuovo, rimanendone ancora impressionato favorevolmente. La storia
parla di una coppia britannica: John Baxter e Laura Baxter - interpretati
rispettivamente da Donald Sutherland e Julie Christie - che si ritrova a
Venezia nell'ultimo mese dell'anno, poco tempo dopo aver perso, a causa di un
imprevedibile incidente, la figlioletta. Il loro soggiorno nella città lagunare,
che trova motivo nel fatto che John è un restauratore e sta lavorando in una
chiesa del luogo, ha una svolta mistica nel momento in cui s'imbattono in due
signore scozzesi, una delle quali, non vedente, riesce a percepire la presenza
di anime morte ed è capace, seppure in parte, di prevedere eventi futuri. Da
quel momento in poi accadono cose sinistre - tra le quali una serie di omicidi
- e decisamente singolari, che coinvolgeranno in maniera diretta anche i due
protagonisti. Ciò che colpisce, di questa pellicola, è la serie di simbolismi
che racchiude; per esempio il colore rosso, che, a mo' di sventura, ricompare
ogniqualvolta entra in scena la morte di qualcuno; o alcuni oggetti come un
bambolotto senza vestiti trovato da John Baxter sul bordo di un canale, oppure
la trave che cede all'interno della chiesa e che cadendo colpisce alla spalla
John, col rischio di farlo precipitare nel vuoto; o ancora la figura della
signora cieca, che, come John, ha il dono soprannaturale di prevedere fatti
tragici; infine, la città stessa, qui proposta in una visuale inedita: fredda,
desolata, insidiosa e onirica. Difficile stabilire a quale genere appartenga
questo film, che possiede i requisiti del thriller, dell'horror, e anche del
fantastico. Ci sono delle scene che non si dimenticano, come quella in cui John
si vede passare davanti la moglie vestita a lutto - che in quel momento non si
trovava a Venezia - e le due signore scozzesi, a bordo di un motoscafo predisposto
per i funerali; o quella in cui lo stesso John si trova davanti il terrificante
viso della maniaca, che lo colpisce a morte. Insomma, un film da vedere e
rivedere. Un plauso infine a tutti gli attori che vi compaiono, tra i quali ce
ne sono anche italiani; su tutti, spicca Donald Sutherland, in una delle sue
migliori interpretazioni di sempre.
Titolo: A Venezia... un dicembre rosso shocking
Nazione: Gran Bretagna/Italia
Anno: 1973
Genere: Thriller/Horror
Regia: Nicolas Roeg
Cast: Donald Sutherland, Julie Christie, Hilary Mason,
Clelia Matania, Massimo Serato, Leopoldo Trieste, Renato Scarpa, Bruno
Cattaneo, David Tree, Giorgio Trestini, Ann Rye, Sergio Serafini.
Durata: 110 minuti.