giovedì 11 aprile 2013

La scuola in dieci grandi film italiani


In verità non sono molti i film italiani che parlano della scuola o comunque dell'ambiente scolastico; eppure secondo me questo periodo della vita è un momento importante per la formazione culturale di ogni individuo, è poi basilare perché entra a far parte dei ricordi (cari o meno) dell'infanzia e dell'adolescenza di tutti coloro che hanno trascorso (pochi o molti) anni seduti dietro ai banchi di un'aula scolastica. Ripensando alle opere cinematografiche nazionali che più hanno lasciato il segno e cercando di seguire un ordine cronologico, si potrebbe partire da Maddalena zero in condotta, film di un Vittorio De Sica preneorealista, che, quando girò questo film, evidentemente aveva come punto di riferimento Mario Camerini, ovvero il regista che lo aveva lanciato come attore negli anni trenta del XX secolo. Questo secondo lungometraggio del regista di Sora è una commedia piena di equivoci e di imprevisti; l'ambiente è quello di una scuola commerciale femminile di Roma e le attrici principali, belle e brave, sono Carla Del Poggio, Vera Bergman e Irasema Dilian; presente in veste di attore (interpreta tre parti!) anche il regista del film.
Ancora un istituto femminile (questa volta un collegio) è il luogo dove si svolge la storia di Ore 9 lezione di chimica di Mario Mattoli, un film leggero così come quello precedentemente descritto, in cui compaiono, oltre alla Dilian, altre bellezze dell'epoca tra le quali Alida Valli e Bianca Della Corte.
Un buon film è anche Mio figlio professore di Renato Castellani, con un grande Aldo Fabrizi; la vicenda narra la storia di un bidello che fa di tutto perché il figlio studi e diventi professore, ma, quando il sogno del padre si avvera, ecco che arriva anche l'amara consapevolezza del disprezzo che il figlio prova nei confronti del mestiere umile del genitore. Anche se si tratta di un film drammatico e per certi versi commovente, non sono rari i momenti spassosi grazie alla bravura di Fabrizi, che qui ancora una volta si dimostra attore completo.
Nel medesimo anno di Mio figlio professore esce nelle sale cinematografiche italiane Cuore, un film di Duilio Coletti che si rifà al famoso romanzo omonimo di Edmondo De Amicis; la pellicola ebbe discreto successo di pubblico e di critica; tra gli attori che lo interpretano si notano sia Vittorio De Sica nel ruolo del maestro, sia un giovanissimo Carlo Delle Piane nel ruolo dell'allievo.
Una delle migliori regie di Elio Petri ed una delle migliori interpretazioni di Alberto Sordi coincidono nell'ottimo film Il maestro di Vigevano, tratto dall'omonimo romanzo di Lucio Mastronardi e teso a porre in risalto il gretto, vuoto e amorale ambiente della provincia del nord Italia durante i primi anni del boom economico; la scuola vi fa da sfondo e Sordi dà prova di sapersi immergere magistralmente nel ruolo del professor Mambelli, uomo debole che diviene vittima e capro espiatorio delle situazioni che si vengono a creare lungo la vicenda del film.
Un anno di scuola di Franco Giraldi è un film molto valido e, purtroppo, poco ricordato  che, ispirandosi ad uno dei Racconti di Giani Stuparich, fa riemergere un periodo poco raccontato dal cinema italiano, quello vissuto dai ragazzi negli anni immediatamente precedenti alla Grande Guerra. In questo caso si parla di Trieste, nell'anno 1913, e di una ragazza che frequenta l'ultimo anno di un liceo maschile. Vengono alla luce i profondi sentimenti, le aspettative, i confronti e gli scontri di una generazione che in breve tempo si sarebbe trovata ad affrontare la tremenda realtà di una guerra sanguinosa. Il film, prodotto dalla Rai, fu trasmesso in due puntate anche dalla televisione.
Il film Bianca di Nanni Moretti segna un cambiamento nella carriera del regista di Brunico che, fino a quel momento, si era impegnato a mettere in risalto alcuni aspetti riguardanti i problemi, i pensieri e le passioni della generazione a cui appartiene. In Bianca Moretti interpreta un professore che inaspettatamente si trova coinvolto in fatti drammatici; ma al di là della vicenda, quello che conta in questo contesto è la presenza della scuola dove il professore lavora e quindi delle scene (alcune delle quali indimenticabili per arguzia e spassosità) che avvengono all'interno dell'istituto scolastico e che coinvolgono professori e studenti.
Ne I ragazzi di via Panisperna Gianni Amelio ricorda quel gruppo di geniali studenti che nel 1934 frequentavano il Regio istituto di Fisica, sito proprio in via Panisperna, al centro di Roma; tra di essi c'erano Ettore Majorana, Emilio Segrè e Bruno Pontecorvo, mentre la cattedra era retta da Enrico Fermi. Il film di Amelio si concentra principalmente sulle figure di Fermi e di Majorana (interpretati rispettivamente Da Ennio Fantastichini e da Andrea Prodan) ponendo in primo piano anche il particolare periodo storico in cui si svolsero gli studi e i primi successi di questi fisici famosissimi, per giungere all'epilogo in cui le strade degli studiosi si divisero per sempre (Fermi fu costretto a lasciare L'Italia e se ne andò negli Stati Uniti mentre Majorana scomparve nel nulla).
Nel 1995 esce un altro bel film: La scuola di Daniele Luchetti, che parla di un liceo romano in cui il degrado la fa da padrone; per tal motivo un professore cerca disperatamente di salvare il salvabile e di aiutare in tutti i modi (possibili e impossibili) gli studenti più "deboli", destinati (senza il suo intervento) ad abbandonare gli studi e che quindi avrebbero avuto in sorte un futuro più che mai incerto. Grande prova di Silvio Orlando che interpreta proprio questo docente idealista e umanitario, ma anche il resto del cast, di cui fanno parte, tra gli altri, Anna Galiena e Fabrizio Bentivoglio, non sfigura affatto.
Decimo ed ultimo film (cronologicamente parlando) è Notte prima degli esami, titolo che riprende quello di una canzone di Antonello Venditti uscita negli anni '80. Ed è proprio nel decennio appena citato che si svolge la vicenda del film, che mette in scena i problemi, le preoccupazioni, i sentimenti e le battaglie dei ragazzi che hanno affrontato il difficile momento degli esami di maturità. Fausto Brizzi, giovane regista di questa pellicola, ha realizzato un'opera di successo perché è riuscito a trasportare nel presente le emozioni di una generazione che ha vissuto questo periodo scolastico circa venti anni prima, facendo sì che i giovani studenti si identificassero in pieno nei "vecchi". Il cast, formato da attori pressoché esordienti, si avvale anche della presenza di Giorgio Faletti, molto bravo nel ruolo del professore.



DIECI FILM ITALIANI SULLA "SCUOLA"

"Maddalena zero in condotta" (1940) di Vittorio De Sica.
"Ore 9 lezione di chimica" (1941) di Mario Mattoli. 
"Mio figlio professore" (1948) di Renato Castellani.
"Cuore" (1948) di Duilio Coletti.
"Il maestro di Vigevano" (1962) di Elio Petri.
"Un anno di scuola" (1977) di Franco Giraldi.
"Bianca" (1982) di Nanni Moretti.
"I ragazzi di via Panisperna" (1990) di Gianni Amelio.
"La scuola" (1995) di Daniele Luchetti.
"Notte prima degli esami" (2006) di Fausto Brizzi.