mercoledì 27 giugno 2018

"Il gatto" di Luigi Comencini


Circa un anno prima de L'ingorgo, il regista italiano Luigi Comencini ultimò un altro bel film: Il gatto, che rientra in pieno nel filone della "commedia all'Italiana". Il successo che ebbe il lungometraggio, sicuramente meritato, fu anche dovuto alla presenza dei due straordinari protagonisti: Ugo Tognazzi e Mariangela Melato, compianti attori, che in quegli anni girarono una serie di film indimenticabili. La storia si svolge a Roma, dove due fratelli: Amedeo e Ofelia Pegoraro, gestiscono come proprietari un vecchio condominio abitato da diversi affittuari; i due, però, avendo ricevuto da una società l'offerta di un miliardo di lire in cambio del palazzo, ed essendo questa offerta condizionata dal fatto che l'edificio debba rimanere completamente vuoto, cercano in tutte le maniere possibili di sbarazzarsi dei condomini presenti (alcuni già avevano abbandonato gli appartamenti). Da questi tentativi nascono una serie di situazioni imprevedibili, che coinvolgono un po' tutti gli abitanti del vecchio palazzo. Il titolo, lo si deve all'animale posseduto da Amedeo ed Ofelia, che, risultando molesto per i vari furti di cibo perpetuati all'interno degli appartamenti, diviene un bersaglio continuo fino al momento in cui muore, dopo aver mangiato della carne avvelenata. Naturalmente il felino è solo un pretesto, che servirà a dare il via a una serie di reazioni a catena che coinvolgeranno anche le forze dell'ordine; omicidi misteriosi, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, sospetti di infiltrazioni mafiose e altro ancora saranno di prassi all'interno delle case dei condomini: tutti o quasi coinvolti e scovati con i loro scheletri nascosti negli armadi. Alla fine, quando i due tenacissimi fratelli saranno riusciti a liberarsi di tutti i condomini, una sorpresa imponderabile lascerà a bocca aperta Amedeo ed Ofelia, che si vedranno sfilare dalle mani il foglio del contratto già firmato. A dire il vero, questo film presenta troppe situazioni eccessive, che lo fanno allontanare dalla realtà; sarebbe infatti impossibile trovare, all'interno di un palazzo, una così numerosa serie di eventi clamorosi che si susseguono in brevissimo tempo. Con tutto ciò, la vicenda si fa comunque apprezzare per i continui colpi di scena, le trovate comiche e, come già detto, per la maestria di due attori-mostri come erano Tognazzi e la Melato; a proposito di quest'ultima, trovo che in questa pellicola risulti anche particolarmente affascinante, più di Dalila Di Lazzaro, che, pure, allora era una delle attrici cinematografiche più belle in circolazione. Tra gli altri attori del cast, spicca il francese Michel Galabru nel ruolo del commissario, soprattutto quando assume delle espressioni sconcertate e preoccupate di fronte ai due imprevedibili fratelli, capaci perfino di dare degli ordini ai poliziotti e di prendere delle iniziative inusuali nelle indagini di vari fatti delinquenziali. Si tratta, insomma, di un film da vedere, che ho scoperto in tempi piuttosto recenti e che ho rivisto volentieri qualche settimana fa. 


Titolo: Il gatto
Nazione: Italia
Anno: 1977
Genere: Giallo/Commedia
Regia: Luigi Comencini
Cast: Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Dalila Di Lazzaro, Michel Galabru, Philippe Leroy, Jean Martin, Adriana Innocenti, Bruno Gambarotta, Aldo Reggiani, Mario Brega. 
Durata: 115 minuti.